Arianna Contenti
Romana di origini, è stata una concorrente molto discussa a Masterchef nel 2015. Il suo percorso l’ha vista passare con maestria dalla banca, alla cucina, al tartufo. Sincera, vera, appassionata, è una cuoca e una donna senza peli sulla lingua.
Lei è diventata famosa a Masterchef, da bancaria alla “ cucina”più importante della televisione. Come mai ha voluto intraprendere questa prova così difficile? Aveva voglia di una sfida, di rispondere ad una passione o di provare un cambio di vita?
La cucina e’ sempre stata una delle mie passioni piu’ grandi passioni, sono affamata di cibo e di nuove ricette, curiosa e pragmatica. Dalle primissime edizioni del programma mi e’ sembrato che Masterchef fosse un format televisivo ideato proprio per me: una vita impiegata a fare altro ma il sogno nel cassetto di far parte del mondo food e all’epoca persino la convinzione di aprire prima o poi un ristorante.
Ero in tutto e per tutto la candidata ideale al programma e cosi’ e’ stato.
Certamente l’aspirazione non era quella di farmi riconoscere o di diventare famosa ma di dire la mia in una delle poche vere passioni che mi hanno seguito per tutta vita, la buona cucina, il cibo, l’arte del mangiare. Oggi ripensando a quei giorni mi viene da sorridere, l’avevo presa troppo sul serio, sbagliare un piatto sembrava la fine del mondo, oggi affronterei il programma con più’ serenità’.
Nella sua semplicità è certamente una donna di polso, ha affermato che “la vita va preso di petto” . E’ molto interessante quello che ha dichiarato qualche tempo fa sui 3 giudici , quando le hanno chiesto che cosa avrebbe voluto portarsi a casa , da ognuno dei 3 :Cracco, Barbieri e Bastianich .Potrebbe spiegarcelo meglio?Allora ha detto che da Cracco avrebbe voluto imparare l’ essenzialità, da Barbieri la tecnica e da Bastianich la capacità imprenditoriale , è così?
Si, e’ così, resto della stessa idea nonostante sia passato un po’ di tempo. Sono qualità innegabili dei 3 giudici che hanno accompagnato la mia edizione. Oggi aggiungerei solo che lo chef Cracco con il supporto della moglie Rosa Fanti e’ diventato un ottimo imprenditore, Carlo Cracco e’ un marchio, vende i suoi prodotti on line e dopo il trasferimento in Galleria ha aperto diversi ristoranti
La permanenza nella cucina di Masterchef è stata fonte di apprendimento , di sofferenza e di incontri speciali con persone con le quali ha instaurato rapporti di amicizia .Qual tra questi aspetti è ancora oggi, dopo qualche anno, più presente nella sua memoria e perchè?Cracco in questo senso, dalle sue parole, sembra essere un vero maestro, un tutor, uno chef è così?
E’ chiaro che vivere in completa immersione per circa 3 mesi, parlando e vivendo solo di cucina mi ha fatto crescere tantissimo dal punto di vista culinario, e’ stata davvero un esperienza unica. Su altri aspetti a dire il vero devo ancora ragionarci un po’ su. Per quanto riguarda lo chef Cracco avevo dei preconcetti che si sono rilevati del tutto sbagliati. Anche lui credo sia stato un po’ vittima delle necessita’ di copione che gli hanno imposto alcuni programmi. E’ una persona gentile, per nulla arrogante, nelle numerose volte che poi mi e’ capitato di vederlo al lavoro in cucina, non l’ho mai sentito alzare la voce. Mi ha fatto piacere ritrovarlo in “dinner club” dove si mostra con sincerità. Simpatico e affabile.
Lei ha detto che avrebbe fatto un corso di pasticceria per imparare il rigore.Come è andata?E’ diventata più rigorosa?
Certamente, mi sono diplomata migliore del mio anno di corso, con molti sacrifici. Continuando a lavorare di giorno ed andare in laboratorio la sera, spesso terminare dopo la mezzanotte per poi ricominciare il tran tran il mattino dopo. Ma diciamo la verita’ un orario quasi normale per chi lavora in cucina.
Ho capito che essere organizza ed avere le idee chiare e’ tutto, ma per questo ci vuole esperienza, forse proprio quella esperienza che diversamente da altri concorrenti della mia edizione all’epoca mi era mancata.
Lei conosce bene da anni la T&C e il tartufo . Cosa può dirci di questa esperienza con la nostra azienda e con i suoi prodotti tartufo?
Fantastica come fantastici e di grande qualita’ i prodotti che in questi anni ho avuto modo di testare. Da purista che ha l’ambizione e la presunzione che bisogna sempre partire da una grande materia prima per poi produrre per conto proprio quelli che vengono chiamati semilavorati, la T&C mi ha sempre sorpreso per l’altissimo standard e la grande cura con cui realizza creme, salse, conserve a base di tartufo. Eccellenti. Fermo restando che il tartufo Bianco pregiato di Acqualagna che riescono a cavare in stagione e’ inarrivabile per bonta’, unicita’ di profumi e squisitezza. Fra le cose migliori al mondo che ho avuto modo di mangiare. Probabilmente la numero uno.
A Masterchef alla fine ha dovuto fare il duello con Paolo, cosa che entrambi avreste evitato .Quanto le emozioni, i rapporti, le simpatie hanno influenzato questa sua esperienza in Masterchef?
Oggi e’ molto difficile parlare di Paolo, purtroppo ci ha lasciati inaspettatamente questa estate. E’ stato un vero colpo. Lo ricordo con un sorriso, come ricordo quei momenti con tenerezza, anche ripensando alle situazioni assurde nelle quali ci siamo messi, spesso vissute come un vero dramma, momenti che oggi, appunto, mi fanno sorridere e ricordare con affetto una brava persona che non c’e’ piu’. Anche per Paolo la cucina e’ sempre stata una compagna di vita, gli ha permesso di godere di momenti certamente gioiosi e di una bella esperienza come Mastechef. Per quanto riguarda gli altri frequento ancora qualcuno dei vecchi compagni, in particolare Filippo, lui e’ uno dei pochissimi per i quali il programma ha rappresentato un vero e proprio cambio di vita, fu licenziato a causa delle assenze durante il programma ed oggi fa lo chef. Ogni tanto vado a mangiare da lui. Per quanto riguarda il resto ho incontrato spesso Carlo Cracco, mi ha invitato all’inaugurazione del ristorante in Galleria e se vado a Milano vado a trovarlo con piacere.
Che consiglio si sente di dare ad un giovane che vuole candidarsi a Masterchef?e perchè?
Sinceramente non saprei, il programma e’ cambiato molto negli anni, anche i giudici e gli autori non sono più’ gli stessi. Forse l’unico consiglio che vale nella vita non solo per Masterchef e che mi sento di dare e’ mettere impegno e buona volontà’ in ogni progetto che si intraprende, e’ importante mettersi in gioco, impegnandosi al massimo anche correndo il rischio di fallire.